Marzo 28, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Laccio per pesci serra, amore o odio?

Ogni anno, quando i pesci serra si avvicinano maggiormente alla costa per la riproduzione e l’alimentazione

arrivano anche le considerazioni su alcune esche artificiali “non convenzionali”, come il famoso laccio per i serra.

Catene, lacci, bombardine, raglou, zavorre ausiliarie, front runner, ecc… sono solo alcune delle attrezzature utilizzate per la catture di questi predatori, 

queste esche fanno storcere un pò il naso al purista della pesca a spinning,

ovvero chi pratica questa disciplina seguendo il famoso motto: “one man, one rod, one lure” (un pescatore, una canna, un’esca), ma restano comunque delle valide alternative quando i pesci non rispondono alle altre imitazioni classiche, come i wtd, popper, minnow, lipless, jerk, ecc..

In questo articoletto, raccontiamo le impressioni di chi usa questi lacci e con qualche piccola base di fai da te, riesce anche ad autocostruirli, 

conosciamo Lorenzo (REDANGLERZ) che con grande sapienza, riesce a fare belle catture mettendo insieme diversi ingredienti: lo spinning, il kayak fishing e… il laccio!

Dopo una breve chiacchierata, leggiamo cosa ci racconta…

Con i lacci io ci pescavo ancora prima di costruirli da me.

Ho imparato a farlo perchè i negozianti locali li vendevano ad un costo improponibile.

All’inizio feci una piccola scorta di materiale, per realizzarli e tenerli come riserva, poi ne ho realizzato qualcuno per gli amici e anche per ammortizzare i costi del materiale.

E’ vero che non sono tanto ben visti dagli spinners, non riproducono nessun pesce foraggio (forse vagamente l’aguglia) ma per i pescatori a cui interessa solo la cattura, spesso anche pescatori occasionali, o magari per avere un’alternativa quando sappiamo che i pesci ci sono ma non vogliono mangiare in nessun modo, uso il laccio come jolly e spesso funziona. Le mie creazioni le chiamo REDTUBES!

Ogni esca ha un suo particolare suono caratteristico in acqua, durante il recupero. Anche il laccio è riconoscibile, ma è diverso da tutte le altre imitazioni.

Anni fa, negli stessi spot prendevi i serra con i popper, ora puoi anche buttarli, 

secondo me i pesci si sono assuefatti a queste vibrazioni, rumori e cercano altri stimoli per attaccare.

Continuando la chiacchierata con Lorenzo, noto la sua grande conoscenza del predatore “serra”, un bagaglio enorme di esperienza, fatto di ore di lanci a vuoto, tentativi falliti e piccoli, a volte impercettibili dettagli… dettagli che fanno un enorme differenza tra chi cattura, e chi non può fare altro che aspettare il consiglio dell’amico o il passaparola per avere la sua chance di botta in canna.

Gli orari di pesca, le finestre di attività del serra, sono molto importanti e variano a secondo di determinati fattori che non sempre possiamo comprendere, ma è solo tentando che riusciamo a percepire quando le chance di cattura aumentano.

Io pesco con tutto, dice Lorenzo, con i jerk, i wtd, jig, anche i popper, anche se pagano poco, perchè mi diverte, allo stesso modo utilizzo il laccio (REDTUBES) perchè buca e rappresenta comunque un’esca artificiale per me, inoltre mi soddisfa doppiamente perchè so di averlo fatto con le mie mani.
Dopo aver provato con diverse tipologie di esche, monto il laccio, secondo lancio, terza jerkata: BOOM! All’inizio pensavo fosse un cefalo, ma dopo i primi trenta metri di fuga e i salti sull’acqua, non ho avuto dubbi, SERRA!

Il laccio è un’esca brutta, rozza, pezzi di piombo, tubicini di plastica e un piccolo raglou in coda

ma che lanciato e recuperato in un certo modo, riesce a far scatenare l’attacco istintivo del pesce serra, che per fame, per fastidio o per scacciare l’intruso, cade vittima di questo artifizio.

I metodi di recupero sono vari: tipo jerkando ad intervalli ripetuti, o fatto scendere come jig o con un semplice recupero lineare, ogni volta emette determinate vibrazioni e suoni che stimolano il serra all’attacco. Lo spinning è una tecnica di pesca in cui si va a far “reagire” il pesce, che morda, che scodi o altro, poco importa, quello che conta è indurre una reazione.

In questo primo articolo dedicato al laccio, abbiamo dato indicazioni generiche, per altre info costruttive, dovete attendere il prossimo articoletto, dove

il nostro Lorenzo (REDANGLERZ) ci mostrerà passo passo le sequenze in un piccolo video, un tutorial per provare anche noi a fare un laccio.

In conclusione ringraziamo davvero tanto Lorenzo per la sua disponibilità e tornando al titolo dell’articolo, amore o odio, io non so esprimermi, ma l’importante è divertirsi in pesca. Se il laccio cattura e vi diverte allora pescateci. Se invece siete dei cultori del rilascio e dello spinning “puro”, allora il laccio non fa per voi, le ferite delle ancorette sono davvero letali sul pesci (così come tutte le altre ancorine delle esche)… e il laccio è davvero brutto.

Potete seguire Lorenzo (REDANGLERZ) e i suoi lacci (REDTUBES) sulla sua pagina facebook qui (clicca qui) o sul canale instagram qui (clicca qui).

In questo VIDEO, i lacci in azione

Grazie a tutti per la lettura, se volete segnalarci nuove introduzioni o collaborare con noi, utilizzate il modulo CONTATTI presente nella pagina, come sempre un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!