Uno dei dubbi che più assilla chi utilizza i kayak a pagaia in pesca,è il come far ad avere un assetto ottimale per la traina con il vivo,
o comunque soffermarsi il più possibile sullo spot rimanendo reattivi, avendo le mani occupate dalla pagaia.
Mi piace considerare il kayak come un vero e proprio attrezzo da pesca al pari di canne, mulinelli ed esche e non solo il mezzo nautico con cui vado,quindi basta trovare il compromesso giusto tra lo sport del kayak e quello della pesca per avere un binomio perfetto.
In questo caso, imparando a navigare con un piccolo remo, la chiamo paletta in effetti, simile a quello che si usa nella canoa canadese, si può ovviare a questo problema,avendo una sola mano che movimenta il kayak, mentre con l’altra potremo tenere la canna o il filo, riuscendo cosi ad avere il contatto diretto e la reattività in ferrata risulterà sicuramente molto più positiva. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche di tale attrezzo e gli accorgimenti utili al suo utilizzo.
Le dimensioni devono essere intorno ai 660/700 cmq per avere una spinta ottimale, anche i condizioni di vento o corrente, su velocità fino ai 2 nodi.
La forma ideale, proprio come la canadese deve essere a triangolo simmetrica,cosi da agevolare la remata a J che serve a mantenere la traiettoria ;n.b. il kayak deve montare il timone per semplificare l’azione in quanto,senza,lo scafo tenderà a scarrocciare dalla parte opposta alla spinta e soffre molto di più il vento traverso.
Utilizzando poi l’ecoscandaglio per trovare pesci e spot,saremo precisissimi passando proprio dove vogliamo e in caso di attacco essere già pronti in ferrata senza doversi fermare per prendere la canna o in caso che il pesce si agganci da solo non avere nemmeno il rischio di scuffiate indesiderate o incastri nei portacanne, dovuti alla trazione, con magari la perdita della preda.
Un tecnica molto semplice che unisce,come detto,il navigare in kayak e la pesca sportiva.
La si può utilizzare sia in mare con il vivo che in acque interne alla ricerca di lucci nel grandi laghi con artificiali o in fiume per pescare a siluri.
Ultima nota dove reperirla:in commercio in rete ci sono ma comunque il fai da te con un po di pratica si riesce a fare tranquillamente ,usando del polistirene fibrato e vetroresina si può creare un attrezzo validissimo, leggero e con un’ottima spinta, tenendo conto dei parametri sopracitati.
Spero di aver stuzzicato la vostra curiosità e di essere stato utile a semplificare la vita dei pagaiatori.
Ecco un link di riferimento per l’acquisto (clicca qui)
In questo video dimostrativo, spiego meglio il concetto di pagaiata con paletta, illustrato nell’articolo
Un saluto e buona pagaia a tutti gli amici di PLANETSPIN
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Stefano Norcia
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