Oggi sulle pagine di PLANESTPIN introduciamo un nuovo amico, già noto a tanti amici pescatori per le doti e l’abilità in questo sport,
ma soprattutto per la sua grande disponibilità e competenza. Antonio Crasà è un ragazzo calabrese che da qualche anno ha raggiunto un ambito traguardo, diventare Ambassador Shimano, una delle aziende leader nel settore della pesca sportiva a livello mondiale. In questo articolo, andremo ad approfondire la sua conoscenza, ci racconta come è iniziato il suo percorso da “pescatore” e ci parlerà di alcuni punti chiave per il successo nelle battute di pesca, leggiamo cosa ci racconta…
Devo tutto ad un mio carissimo Zio per avermi trasmesso già all’età di 7 anni questa bellissima disciplina.
Sono cresciuto sugli scogli di Catanzaro lido, con la pesca al colpo, per poi passare, all’inglese, bolognese, ed infine al Surf Casting collezionando tantissimi trofei. Nel 2007 ho iniziato con questa nuova tecnica lo Spinning SW , dedicandomi a 360° con molta curiosità per questo nuovo mondo artificiale ,ed alla ricerca continua di spot tutti da scoprire, e curioso di capire le abitudini dei predatori che ahimè non finiranno mai di stupirmi.
Quando ho iniziato lo spinning si è aperto un mondo nuovo, speranzoso che provenendo, da altre tecniche mi sarebbe riuscito tutto più facile!!!
Invece no, sono partito da 0 come quella prima volta imparai a legare gli Ami. Questa volta però il compito era diverso, bensì agganciare ad una clip un esca artificiale.
Inizialmente non avevo obbiettivi, perché ero tanto preso che qualsiasi cosa avrei agganciato per me sarebbe stato già un traguardo importante.
Ma con il passare del tempo affinando la tecnica, diventò una malattia, iniziando a comprare una miriade di artificiali di svariati marchi, trecciati di ogni tipo, canne e mulinelli che a quei tempi pesavano un botto.
Ma finalmente dopo 5/6 mesi iniziai a prendere qualche pesce, serra e lecciotta in spiaggia, per poi passare a qualche Barracuda in scogliera, ma c’è un particolare il mio primo pesce in scogliera non fu un Barracuda ma bensì una Spigola.
Da li è partito il mio primo Obiettivo insidiare la Regina il suo fascino mi lasciò basito…. Iniziai sin da subito a cercare di capire quali erano le condizioni ideali per trovarla, non fu cosa semplice ma in fine il mio obiettivo lo raggiunto… Sarà stata anche fortuna ma colleziono ad oggi innumerevoli catture di essa, e sono soddisfatto perché me la sono sempre andata a cercare.
Una cosa che ci tengo a precisare, e che:
ho preso tanti cappotti quando pensavo che le condizioni erano perfette ma invece mi sbagliavo.
Questi risultati mi negli anni mi premiano, diventando così collaboratore di una Azienda di Artificiali per qualche anno progettano anche un artificiale.
Nel frattempo mi dedico allo spinning a 360° girovagando per tutto il territorio Calabro che riserva abbondanti e bellissimi posti, con scogliere naturali, che oggi per me sono gli spot che frequento per la maggiore, alla ricerca di qualsiasi predatore.
Da quasi un anno sono Ambassador di uno dei Brand più prestigiosi e più grandi nel mondo della pesca la SHIMANO di cui ne sono veramente orgoglioso, un sogno che ogni pescatore possa esaudire.
Sono stato sempre amante del marchio SHIMANO dagli albori, per quando riguarda mulinelli e qualche canna.
La mia attrezzatura
Sono da tempo Amante del marchio G-Loomis perché ho sempre trovato la canna per ogni mia esigenza, ho pescato con altre canne in questi anni ma la qualità di Loomis è indubbiamente insuperabile.
Per non parlare dei mulinelli, non ho mai visto tanta tecnologia, di quanto ce ne sia nei mulinelli Shimano, in altri Brand.
Utilizzo diversi assetti per tipo di esche che vado ad utilizzare ed indicativamente per il predatore. Per lo spinning leggero utilizzo canne leggere come la Zodias oppure Loomis massimo Potenza 2 “Power” abbinate con un mulinello di taglia 2500/3000 Stradic o Vanquish con Trecciati dello 0,13 e terminale del 25 massimo 30.
Pesco cosi sottile per svariati motivi, che in questi anni mi hanno quasi portato il doppio dei risultati
a differenza di quando utilizzavo un unico assetto pescante.
Invece per lo spinning pesante utilizzo assetti diciamo medio pesanti, vario dalle NRX 843 o 803 abbinate con uno Stradic Fl 5000 Treccia 20/25 Lb e terminali che variano dallo 0,40 allo 0,47.
La scelta del terminale la faccio molto in base alle condizioni del mare. Come esche utilizzo tutto quello che è presente sul catalogo Shimano.
Da quando ho iniziato ad oggi il mondo spinning e cambiato radicalmente, ed alcune cose le noti soltanto se vieni dalle tue esperienze personali, se adesso mi trovo questo bagaglio tecnico, e perché me lo sono creato, e se c’è una cosa che ho capito bene in questi anni e che nel mondo delle pesca non si smette mai di imparare.
Il mio artificiale preferito
In questo momento è il Silent Assassin in tutte le 3 misure, in alcuni casi la misure 129 ha fatto la differenza, perché emette molte più vibrazioni rispetto hai due fratelli più grandi.
Un consiglio ai neofiti
Io consiglio a che si approccia adesso a questa tecnica, inizialmente di non svenarsi ad acquistare attrezzi troppo costosi. Per chi pesca dalla spiaggia consiglio una canna 2,10 un mulinello di taglia 4000 ed una Treccia da 20 lb. Invece per quanto riguarda porti, scogliere alte, l’utilizzo di una canna 2,40 o 2,60 e da preferire, un mulinello che va dalla taglia 5000 o 6000 con treccia 20/25 Lb.
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