Il (o la) Trebbia (Trebia in latino, Tröbia in ligure, Trebbia in dialetto piacentino) è un fiume dell’Italia settentrionale lungo circa 120 km, affluente di destra del Po, che attraversa la città metropolitana di Genova e le province di Piacenza e Pavia, quest’ultima per un breve tratto in cui il corso d’acqua segna il confine tra il comune di Brallo di Pregola e il comune di Cerignale.
Come arrivare: raggiungere Gorreto è facile , occorre percorrere la statale SS45 della Valtrebbia e ci si arriva comodamente. La statale la si può imboccare sia da Piacenza che da Genova. Tempi di percorrenza: da Milano due ore abbondanti , un’oretta scarsa da Genova e Piacenza. Attenzione alla velocità visto che sono parecchi gli autovelox piazzati lungo la statale.
Raggiungere la riserva da anche la possibilità di fare un bel viaggio attraverso la Val Trebbia e il suo territorio , le sue bellezze naturali , la cucina e la sua cultura , un luogo che Ernest Hemingway durante un suo viaggio definì come “la valle più bella del Mondo”.
Descrizione del luogo: la riserva è immersa nella Alta Valle del Fiume Trebbia immersa in un ambiente decisamente bello e pulito con acque limpide che presentano raschi, buche e lame. I pesci sono di buona taglia e qualità , ottime le strutture turistiche e di accoglienza.
E’ suddivisa in 2 tratti :
- Una Zona Mosca Trofeo in cui si pesca solo a mosca senza ardiglione e nella quale gli anglers possono trattenere un capo a loro discrezione di lunghezza pari o superiore ai 40 cm., con fario autoctone ,iridee e salmerini.
- Una Zona Cattura in cui si può pescare con tutte le tecniche tra cui lo spinning , ma con l’obbligo di trattenere 5 capi , con salmerini , fario e iridee normali, salmonate e tiger, nelle vicinanze del paese di Gorreto.
Non comprese nella riserva ma nelle vicinanze ci sono, una Zona No-kill in località Due Ponti dove si pesca a spinning o mosca con ami singoli senza ardiglione con prevalenza di trote fario autoctone ed il lago del Brugneto che è un’ottima palestra per il carpfishing .Praticando lo Spinning prendiamo in considerazione la “Zona Cattura” che è anche la zona più frequentata.
Come accennato precedentemente, qui il Trebbia ha tratti con buche, buconi , raschi , acque veloci ,cascatelle. Le sponde sono spiaggette alternate a rive alte con alberi e sottobosco fitto e quasi tutte percorribili a piedi .
Il fiume si può guadare in diversi punti agevolmente. Sono quindi consigliati gli stivali a tutta coscia o i wader.
Nei boschi circostanti vivono moltissime specie selvatiche come cinghiali , caprioli , daini , volpi , che può capitare di incontrare , specialmente al mattino presto restando in silenzio.
Sono presenti cavedani , vaironi e raramente i temoli che sono comunque da rilasciare , in quanto è permessa la cattura esclusiva dei trote e salmerini, che sono immessi settimanalmente in quantità che variano dai 200 ai 250 chili e con taglie anche grosse.
Entriamo nel dettaglio dell’attrezzature partendo dalla canna per la quale è sufficiente una lunghezza di 2 / 2,10 m , l’azione può essere di punta o parabolica a seconda dei gusti , la potenza fino ai 20 grammi al massimo , dato che non si usano esche molto pesanti.
Il mulinello non troppo grande può essere una misura classica 2000 o 2500. Il monofilo dello 0,22 è il giusto compromesso che permette di gestire senza problemi le prede di media taglia come le grandi che possono arrivare anche ai 2,5 chili.
Per quanto riguarda le esche il consiglio è quello di utilizzare prevalentemente rotanti e minnow .
I cucchiaini tipo mepps o i loro cloni italiani vanno sempre bene nelle colorazioni tradizionali argentate con pallini di varie tinte quando l’acqua è chiara , mentre i martin sono altrettanto efficaci sia nelle colorazioni argento / oro sia nelle tinte fluo , in quanto catturano sempre in tutte le stagioni e condizioni d’acqua.
Come misure si va dai 3 ai 4 grammi, per le acque basse dei raschi, ai 6 / 9 grammi per le buche .
Anche i minnow non devono essere troppo grandi , le misure dai 4 ai 7 grammi sinking sono sufficienti anche per le trote grosse che normalmente si posizionano nelle buche. Ho visto usare con successo anche piccoli crank tipo deep per catturare i salmerini in giornate in cui erano poco attivi e fermi sul fondo.
Come colori quelli naturali argento , vairone o dorato sono adatti per tutte e tre le specie presenti con acque chiare , mentre nel dopo-piena sono adatti anche i colori vivaci fluo.
Pescare a Gorreto è divertente e la quota si raggiunge sempre o quasi , chiaramente le condizioni del fiume e l’abilità personale sono le variabili da tenere in considerazione. Per esperienza personale le catture prevalenti sono di iridee poi seguono i salmerini , fario e tiger che sono un ibrido fario-salmerino particolarmente aggressive e divertenti. I pesci sono di ottima qualità e danno filo da torcere specialmente se allamati sotto le sponde alberate dove c’è meno spazio di manovra . Può capitare di agganciare anche trotoni di grande taglia rimasti nel fiume da tanto tempo e allora ci si può prendere qualche soddisfazione.
Inoltre potrete mangiare molto bene e comodi al ristorante-albergo Miramonti, mentre se siete più frugali troverete degli ottimi panini con la coppa al bar Torre.
Pesci presenti: Trote fario, Trote iridee, Trote tiger, Salmerini e Temoli di cui però è vietata la pesca.
Permessi necessari: Licenza di tipo B + Fipsas o ARCIPESCA o AILPS o ENALPESCA o AICS o ASPD Val Trebbia (acquistabile negli stessi bar che rilasciano i permessi ) + Permesso della Riserva.
I permessi sono reperibili in paese presso il bar e l’albergo anche al mattino presto, oppure direttamente dai guardiapesca volontari dell’Associazione Pescatori Alta Val Trebbia che ha in gestione la riserva. Il costo del permesso è di € 15,00 (2011) per mezza giornata ed in linea con altre riserve
Molte altre informazioni come le date dei ripopolamenti, i livelli delle acque, webcam del luogo ed altro, le potete trovare visitando il loro sito www.valtrebbia.too.it , aggiornato quotidianamente dal presidente Marco Imparato.
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