Andiamo avanti con l’approfondimento nella tecnica della pesca a bolognese e oggi parliamo delle canne.
Le canne bolognesi, sono l’evoluzione delle canne fisse, si parte dal solito grezzo nudo a sezioni telescopiche, alle quali vengono aggiunti degli anelli su ogni componente, dove passerà il filo proveniente dal mulinello.
Caratteristiche
Una delle caratteristiche principali della canna bolognese è la lunghezza, si tratta generalmente di attrezzi che vanno da 4 agli 8 metri, anche se ci sono modelli più corti e più lunghi disponibili sul mercato.
La lunghezza della canna dipende principalmente dal tipo di pesca e dalle condizioni dell’ambiente in cui verrà utilizzata.
Materiali
Possono essere realizzate in diversi materiali, tra cui fibra di vetro, fibra di carbonio o un misto tra le due. Le canne in fibra di carbonio sono più leggere e rigide, offrendo una maggiore sensibilità e una migliore gestione delle azioni di pesca.
Una caratteristica molto importante che differenzia le varianti è l’azione. Questo parametro sta a indicare come si piega la canna quando viene sottoposta a flessione,
l’azione della canna è la risposta con cui torna allo stato iniziale se sottoposta a sforzo.
Azione
Le canne bolognesi sono generalmente classificate in tre azioni: di punta, semiparabolica e parabolica.
Le canne con azione di punta, quando sono sottoposte a uno stress, la curva provocata interessa maggiormente la vetta e il sotto vetta. Ovviamente una canna con questa azione sarà più indicata per i pesci medio-piccoli, magari da catturare in velocità tipo una gara.
Le canne ad azione semiparabolica si presentano con una curvatura che aumenta progressivamente verso l’apicale (la vetta della canna), una volta allamato il pesce. Questo arco non interessa tutti gli elementi ma solo la vetta, sotto vetta, terzo e un po’ del quarto elemento.
Le canne paraboliche si piegano uniformemente lungo la loro lunghezza, fornendo una curva fluida e una migliore gestione delle prede più grandi.
Anellatura
Come indicato in precedenza, le canne bolognesi sono dotate di anelli lungo le varie sezioni, il cui scopo è far scorrere la lenza durante il lancio e la pesca.
Gli anelli sono generalmente realizzati in materiali resistenti come l’acciaio inox o alluminio.
Possono essere posizionati in modo fisso lungo la canna o possono essere anelli scorrevoli che consentono di regolare la posizione della lenza in base alle esigenze di pesca.
Componenti
Gli altri componenti che completano la canna da bolognese sono il porta mulinello e l’impugnatura. Quest’ultima si trova nella parte bassa e ha caratteristiche ergonomiche per consentire un’adeguata presa durante tutte la fasi di pesca, dal lancio alla ferrata. L’impugnatura può essere realizzata in materiale naturale o sintetico, come l’EVA per offrire comfort e presa sicura anche con le mani bagnate.
Specifiche tecniche
Le canne bolognesi sono progettate per gestire una determinata portata di peso o una determinata classe di lenze. La capacità di carico di una canna dipende dal materiale utilizzato nella sua costruzione, dalla sua struttura. Le più leggere sono progettate per lenze sottili e pesi più leggeri, mentre quelle più pesanti possono gestire lenze più spesse e pesi più pesanti.
Queste canne sono apprezzate per la loro sensibilità, che consente ai pescatori di percepire le più piccole tocche o movimenti dei pesci.
La sensibilità è influenzata dalla rigidità della canna e dalla sua capacità di trasmettere le vibrazioni lungo la sua lunghezza.
Una buona canna bolognese è bilanciata in modo appropriato per garantire un’azione fluida e una sensazione di equilibrio durante l’uso. Il bilanciamento corretto consente una migliore gestione delle prede e una maggiore precisione nei lanci.
Sono Matteo Candido, un semplice pescatore appassionato che vuole condividere con voi le sue avventure sulla pagina Facebook “Racconti di un Semplice Pescatore“. Sono felice di darvi il benvenuto nella mia comunità virtuale dedicata alla pesca, dove potremo parlare di tutto ciò che riguarda questo meraviglioso hobby.
Sulla mia pagina, troverete racconti emozionanti delle mie giornate di pesca, condividendo le mie esperienze,
i luoghi che ho visitato e le specie che ho avuto la fortuna di catturare. Voglio trasmettere la bellezza e la serenità che si provano quando siamo immersi nella natura, con una canna in mano e la speranza che belle prede abbocchino.
Ma la mia pagina non sarà solo una vetrina delle mie avventure. Voglio creare una vera e propria comunità di pescatori, dove ognuno di voi può condividere le proprie storie, foto, consigli e trucchi.
Mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze, le tecniche che utilizzate, le vostre esche preferite e le destinazioni di pesca che vi hanno conquistato.
Nei prossimi articoli, approfondiremo la tecnica e le attrezzature per la pesca a bolognese
parleremo di montature, delle prede, delle stagioni migliori e tanto tanto altro, restate collegati per non perdervi i prossimi aggiornamenti!
Grazie a tutti per la lettura e un grande grazie a Matteo per la sua competenza e disponibilità. Lascio come sempre un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!
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