Vorrei dedicare un momento a fare un analisi su un argomento che torna sempre di moda e che è capace di generare incomprensioni e polemiche da parte di tanti amici pescatori.
Sto parlando della richiesta dello spot (o dell’esca usata), successivamente alla pubblicazione di una foto o un video di una cattura sui social: facebook, instagram, gruppi whatsapp, poco importa, è sempre la stessa storia!
Analizziamo i fatti. Ci sono diverse tipologie di pescatori che fanno questa domanda: DOVE? SPOT? ESCA?
Alcuni sono pescatori alle prime armi, non conoscono il mondo (strano) dei pescatori sui social, e sono in parte scusati da questa “ignoranza in materia”, che sinceramente comprendo perfettamente. Sarà la foga di riuscire a fare il PRIMO tanto desiderato strike, sarà una sorta di leggerezza con cui trattano questo argomento troppo spinoso o per quella mancanza di malizia che ogni pescatore più navigato ha acquisito nel tempo. Per forza maggiore.
Altri invece sono i cosiddetti pescatori approfittatori, come fossero avvoltoi, pronti a scagliarsi sulle prede. Stanno li in agguato, in silenzio eterno, senza mai commentare, mettere like, far sentire la loro presenza, contribuire alla vita del canale o del gruppo.
Come dei ninja nell’oscurità.
Spulciano continuamente i social in cerca di catture, analizzando foto e video in cerca di punti, pietre, sassi, scritte, segnali che possano aiutarli a far comprendere il fatidico spot (o l’esca), per poi fiondarsi in cerca del loro strike, o acquistando la stessa esca.
Questi mi fanno sinceramente pietà perchè non hanno ancora compreso e forse mai lo comprenderanno, che la pesca non è solo lo strike, ma ci sono tante sfaccettature che rendono questa tecnica affascinante ed appagante anche senza catture.
Ci sono anche altre tipologie di pescatori che fanno questa domanda, sicuramente sui gruppi di amici “stretti” ci si scambiano queste informazioni senza nemmeno chiedere, lo si fa per consuetudine e per pura voglia di condividere e gioire dei propri successi.
Cosa c’è di più bello?
Ma ovviamente sui gruppi social, soprattutto i più numerosi, dove magari ci sono diverse anime di persone e pescatori, non tutti possono e riescono a gioire dei successi altrui. Ecco che nascono invidie, gelosie, alterchi, polemiche.
E cosa si può fare?
Più che questa domanda, io mi soffermerei sul fatto che: SE ogni volta che vengono pubblicate delle catture, questi bravi e fortunati pescatori, vengono subissati di domande e richieste sia sui gruppi e SOPRATTUTTO in privato, il rischio è che man mano nessuno metta più foto e video di catture, perchè verrebbero presi d’assalto da domande “scomode” e inopportune. Comprensibilmente tra chi è già più esperto nel settore, ma non compreso da chi è agli esordi o fuori da questo mondo.
Il rischio è che si pensi che appositamente vengano evitati di divulgare gli spot per ingannare o tediare gli altri utenti, ma così non è affatto. O almeno personalmente credo che non sia questo il motivo.
Facciamo un esempio: su un gruppo social ci sono 50 utenti. Tutti vedono questa foto, alcuni la inoltrano a 2 o 3 amici. A quanti pescatori è arrivata questa informazione? Almeno 100.
Statisticamente se il 10% di questi pescatori conosce lo spot, il vero rischio è che il giorno dopo ti ritrovi almeno 10 persone sullo stesso spot. Pescatori che poco e niente conoscono delle motivazioni per cui si è arrivati allo strike, e parlo dell’analisi delle condizioni meteo marine, tecnica di recupero, orari di pesca, attrezzature… tutto si riduce a SPOT e ESCA.
E magari sono le stesse persone che poi ti diranno, TANTO se il PESCE C’E’ MANGIA TUTTO. (limortè n.d.r.)
Allora in conclusione, per il MIO MODO di frequentarli, il gruppo social serve a condividere informazioni, crescere insieme, migliorare, ma senza quelle conoscenze, le basi (che in alcuni video ho definito essere I PUNTI FONDAMENTALI DELLA PESCA A SPINNING), lo spirito di avventura e di scoperta dei nuovi spot o delle nuove tecniche di ricerca, la pesca non sarebbe per me così affascinante e a tratti misteriosa.
Io personalmente sono solito realizzare anche dei VIDEO REPORT degli ITINERARI DI PESCA: ti indico il parcheggio, i periodi migliori, i predatori possibili, gli orari… non sono geloso degli spot, ti porto a pesca con me, ma se non lo dico apertamente sotto le mie foto catture, accetta quello che ho voluto condividere senza andare oltre. Magari non posso perchè in quello spot, mi hanno portato persone a cui non fa piacere che io condivida apertamente a tutti, perfetti sconosciuti compresi. O magari non va detto per evitare che decine di pescatori avvoltoi affollino lo spot, rendendolo praticamente SPUTTANATO!
Se sei un pescatore social che da poco hai iniziato la tua avventura in questo mondo, fai la tua domanda e aspettati di ricevere anche risposte vaghe. Se ti ritrovi nella categoria pescatori avvoltoi, mi dispiace per te… spero che farai il tuo percorso lontano dai social di planetspin…
Per tutti gli altri, coltivate la vostra passione per questa tecnica di pesca, unite pescate di ricerca, a pescate con amici trovati sul gruppo e pian piano queste conoscenze saranno il fattore che vi stimolerà maggiormente a migliorarvi come pescatori e soprattutto come persone migliori.
Potrete tornare a casa a mani vuote, si, ma senza essere delusi, con un amico di pesca il cappotto pesa meno…
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Ecco la mappa interattiva degli ITINERARI DI PESCA IN ITALIA
Grazie a tutti e buona continuazione sulle pagine di PLANETSPIN!
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