Dicembre 22, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Come nasce e si sviluppa un’esca artificiale Molix

Un pescatore di spinning “completo” non può fare a meno di conoscere, oltre alla tecnica, il processo di costruzione industriale delle esche artificiali.

In merito all’autocostruzione, possiamo trovare in rete tanti tutorial, video e articoli descrittivi, grazie a tanti pescatori e “non” che si dedicano con grande manualità artigianale a confezionare un prodotto di altissima qualità che non ha niente da invidiare ai maestri nipponici.
Ma in merito al processo industriale, è molto difficile trovare info in merito, anche perché si tratta di un know-how aziendale legato da riservatezza, per ovvi motivi.

Abbiamo il piacere di avere qui sulle pagine di PLANESTPIN un addetto ai lavori di tutto rispetto: Andrea Melloni, responsabile del settore per l’azienda italiana MOLIX, che segue personalmente tutti i processi legati alla produzione.

In questa intervista, realizzata in questo periodo di quarantena forzata, Andrea Melloni, ci dedicato un pò del suo tempo per raccontarci, oltre alla sua storia di pescatore e di come si è poi ritrovato a lavorare in MOLIX, anche le delicate fasi che caratterizzano la realizzazione delle esche artificiali: dalle idee, dal concept al prodotto finito.
Leggiamo cosa ci scrive.

Puoi raccontarci brevemente la tua storia, in questo settore?

Ho coltivato la passione per la pesca sin da piccolo, mio papà mi portava con lui quando ancora il massimo potessi fare era guardare l’acqua e sperare di vedere un pesce abboccare alla sua lenza.
Ricordo che alcune mattine nei week eravamo io e mia sorella a svegliarlo per farci portare in riva al lago, ebbe una gran pazienza …prima virtù del pescatore.
Crescendo mi circondai dei miei amici di sempre, tutti amavano pescare e chi non lo aveva mai fatto incominciava, andavamo nei maceri di campagna in bicicletta prima e in motorino poi, come per tantissimi la pesca è sempre stata una costante nella mia vita.
Ho pescato con svariate tecniche fino ad innamorarmi dello spinning che con l’autocostruzione ha unito la mia passione per la questo sport a quella per i lavori manuali e creativi.
Circa 7 anni fa mi sono avvicinato a Molix collaborando per i test sulle attrezzature e ho successivamente ricevuto la proposta di intraprendere un percorso professionale all’interno dell’azienda.
E’ stata una decisione travagliata, al tempo lavoravo in banca da ormai 16 anni e dopo una vana ma forte resistenza interiore ho fortunatamente deciso di seguire la mia passione mettendomi in gioco con la certezza che proprio lei che mi aveva accompagnato per tutta la vita non mi avrebbe tradito.

Come nasce un’esca artificiale? Quali sono i passaggi chiave? Quali segui direttamente?

Un’esca artificiale può prendere vita in svariati modi, ma quello che accomuna la partenza di ogni processo di realizzazione del prodotto è sicuramente l’idea e lo sviluppo del progetto nel quale lo si andrà a collocare.

Da pescatore in primis ritengo che il tutto parta dal voler rispondere ad un’esigenza, un nuovo prodotto introduce una soluzione ad una situazione di pesca che sentiamo di dover affrontare con qualcosa che non abbiamo.

Questa idea può arrivare in azienda dalle nostre esperienze di pesca, da quelle dei nostri staff o dai feedback della nostra squadra commerciale che raccoglie sul mercato le richieste dei negozianti, preziosi vettori di quelle dei pescatori.

A seconda del tipo di prodotto seguono poi vari incontri nei quali si valutano tutti gli aspetti del nuovo progetto, a partire dalle tempistiche di realizzazione per arrivare all’analisi dei costi e dei ritorni.

Ne segue la parte più appassionante, la prototipazione che può avvenire in svariati modo grazie ai vari strumenti oggi a disposizione.
Possiamo disegnare l’esca con i software di modellazione 3d e tramite le stampanti creare il master per lo stampo o l’esca stessa per effettuare i primi test oppure in alcuni casi possiamo propendere per lavorare il modello in legno e successivamente scansionarlo per effettuare le rifiniture sui software.

Seguo queste fasi direttamente avvalendomi dell’indispensabile aiuto di colleghi e collaboratori sino a quando il progetto non è pronto per essere introdotto presso il sito di produzione dove nascono gli ultimi prototipi per la messa a punto finale.

Ne conseguono vari tipi di test, in principio sui macchinari per stressare i prodotti e valutare i carichi di rottura e successivamente in pesca grazie ancora al supporto di tutta la squadra ed in questa ultima fase specialmente dei ragazzi della nostra Crew.

Una volta definito il prodotto prima del suo arrivo nei negozi ci sono altre innumerevoli fasi che coinvolgono tutta l’azienda, dalla creazione dei colori e dei packaging con il reparto grafico, alle azioni di marketing per la promozione passando dall’ amministrazione e dall’ufficio commerciale per quanto riguarda i vari aspetti legati alla vendita.

In ultimo la logistica si prende cura di portare i prodotti dal sito di produzione ai negozi curando tutti gli aspetti relativi alla loro movimentazione; mi rendo conto di esser stato prolisso ma credetemi sicuramente l’ho fatta troppo semplice.

Abbiamo creato un breve video in azienda per sintetizzare tutte queste fasi, se vorrete dargli un occhiata potete trovarlo su Youtube “ Come nasce un’esca Molix? “ .

Dall’idea al prodotto finito, quanto tempo si impiega per realizzare un’esca?

Dipende, purtroppo non c’è una regola ed è legato alla complessità del prodotto e dalla moltitudine di variabili che possono verificarsi nel corso dello sviluppo.

Solitamente le riduzioni di taglia sono sviluppi più semplici pur comportando poi la stessa mole di lavoro e passaggi, mentre la creazione di concetti innovativi può prendere molto più tempo e vedere l’inserimento ad esempio di passaggi burocratici a protezione dell’idea o del design del prodotto o di ricerca di nuovi materiali per realizzarlo.

Diciamo che si può andare dai 6 mesi per un progetto sino ai 2 anni.

Quante persone sono impiegate nel team di sviluppo

Nel team di sviluppo siamo costantemente impegnati in 2 persone alle quali vanno ad aggiungersi diverse altre figure a seconda della lavorazione necessaria.
Come anticipavo abbiamo un grafico in azienda del quale ci avvaliamo anche per creare le cosmetiche dei prodotti e la creazione dei packaging, ma ci affidiamo anche all’esperienza e creatività di artigiani come nel caso dei ragazzi di Jackfin, senza scordarci di chi poi ci aiuta ad eseguire i test sui prodotti.

Nel team di sviluppo credo sia doveroso inserire anche i colleghi della funzione commerciale con i quali valutiamo i progetti, dedicano molto tempo e sforzi a questo scopo e li ritengo pertanto una componente imprescindibile del procedimento di creazione del prodotto.

Quanto conta incuriosire il pescatore, prima che il pesce?

Tantissimo, oggi il mercato è letteralmente saturo di prodotti di tutte le forme, usi e colori.
Cercare l’innovazione è fondamentale per dare quel qualcosa di nuovo al pescatore in grado di incuriosirlo e stuzzicarlo, a partire da un concetto che sia una funzionalità o un materiale sino ad arrivare ad una particolare nuova colorazione.

Dando un’occhiata al nostro catalogo potrete vedere la miriade di novità che ogni anno proponiamo per curare e mantenere vivo l’interesse del pescatore verso i nostri prodotti, è una sfida continua ma entusiasmante.

Materiali e sostenibilità ambientale, qual’è la vostra visione per il futuro?

Negli ultimi anni abbiamo investito tanto nella ricerca di nuovi materiali perché riteniamo sia questa la sfida per il futuro.
Stiamo introducendo dove possibile lo zincalloy in sostituzione del piombo per appesantire gli artificiali e passando progressivamente all’utilizzo di gomma senza ftalati per le esche in gomma; continueremo certamente in questa direzione per cercare di dare il nostro piccolo contributo mettendo in commercio prodotti con minor impatto sull’ambiente e la salute.

Ti senti di dare un consiglio, un invito a tutti i pescatori?

Certamente in questo difficile momento che stiamo attraversando per la problematica del coronavirus il mio pensiero va anche al settore per il quale lavoro.

Credo che il claim “ Support your local dealer “ che sta tanto girando in questi giorni sia qualcosa di assolutamente calzante e volto giustamente a sensibilizzare anche i pescatori nei confronti dei loro negozianti locali.

Oggi più che mai un piccolo gesto come indirizzare un nostro acquisto può voler dire essere di aiuto alla ripartenza delle aziende del nostro paese, a partire dai negozi sino ai produttori che hanno deciso di investire nel nostro paese per il nostro paese.

Con la stessa importanza esorto i pescatori a vivere le realtà associazionistiche che con grandi difficiltà si adoperano per migliorare la situazione delle nostre acque e permetterci di vivere al meglio possibile la nostra passione sull’acqua.

Oltre ad essere momenti di aggregazione nei quali creare amicizie e allargare le proprie esperienze tecniche, sono a mio avviso il volano per il miglioramento a partire dalla cultura del pescatore verso la tutela ed il rispetto del pesce e della natura, sino ad arrivare a risultati in termini normativi sui regolamenti della pesca.

In definitiva va ad Andrea e alla MOLIX, un grande ringraziamento per la disponibilità, sperando di poter approfondire in futuro tanti aspetti, che ci fanno capire lo studio, la professionalità, l’impegno e la passione che contraddistinguono le aziende che guidano e che investono in questo settore a differenza di quelle che si limitano a seguire i trend, con cloni e cattive imitazioni, danneggiano il mercato con un prodotto a basso costo e dubbia qualità.

Un pescatore attento, dovrebbe oggi riuscire a comprendere il lavoro che c’è dietro ogni singola esca, privilegiando la MOLIX, così come tante altre aziende leader del settore, italiane e non, che investono nella ricerca, nelle idee, nello sviluppo, motivando i costi sicuramente differenti rispetto alla concorrenza (cinese), ma rendendosi parte integrante di un progetto e non identificati come semplici consumatori dediti al risparmio.

Un saluto a tutti gli amici di PLANETPIN.