Novembre 21, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Trout Area: Lello Smith, passione pesca & competizioni

Quando c’è sintonia tra due appassionati di pesca, anche se si tratta di una nuova amicizia, è come se ci si conoscesse da sempre.

Sono le mie prime impressioni, scaturite da una veloce chiacchierata telefonica, con Gabriele Mazza, alias Lello Smith, grande appassionato di pesca e campione di Trout Area.

Un omone di oltre 100 kg che si danna l’anima per catturare trotelle da 100 grammi… un paradosso, direte voi…

Ebbene no, non credo, perchè questa tecnica di pesca, in cui si è lanciato anima e corpo da quando è approdata nel nostro paese (ricordiamo essere originaria del Giappone), ti prende talmente tanto, da mettere in secondo piano la grandezza delle prede. Tutto si incentra su altri fattori, che andremo meglio a scoprire e dettagliare con Lello, in questo articolo conoscitivo.

Lello è uno chef, un cuoco professionista, che svolge la sua attività lavorativa prettamente nel periodo estivo, per cui nei suoi ritagli di tempo e soprattutto nel periodo invernale, si dedica al Trout Area (o Area Game) almeno 3 volte alla settimana. Sono delle sessioni di pesca che egli stesso definisce come degli allenamenti, proprio come si fa per gli sport agonistici a cui il grande pubblico è abituato a seguire in TV.

Per arrivare a certi livelli, c’è bisogno di tanto allenamento e miglioramento costante

perché le cose da conoscere, imparare, scoprire, non le troviamo in nessun testo, video o manuale, ma si imparano sul campo (sul lago in questo caso) e sono in continuo mutamento, anche nel corso della stessa pescata.

E gli chiedo, com’è nata la tua passione per la pesca?

La mia passione per la pesca nasce sin da bambino, quando mio padre mi portava a pesca il fine settimana nel periodo tarda primavera. C’era l’arrivo dei ghiozzi di passo, per poi portarli a mio nonno che ne andava pazzo, essendo stato un marinaio che ha navigato i mari.

Per lui la minestra con i buatti (nome locale dei ghiozzi) era un piatto gourmet.

Poi da un po più grande, ovvero a 10/12 anni, ho scoperto il mondo dell’agonismo con la canna da riva (tecnica di pesca dal molo) quella che praticamente facevo tutti i giorni.
Essendo di un paese di mare, lo scopo di noi ragazzini dell’epoca nel periodo estivo, era quello di stare al mare e quindi pesca tutti i giorni… ma ad una certa… via con i tuffi dal molo.

Quindi ho dei bellissimi ricordi adolescenziali collegati con la pesca e il mondo marittimo e penso che al giorno d’oggi… magari i giovani potessero vivere quei momenti!

Poi nel 2014 per puro divertimento ho scoperto la tecnica dello spinning alla trota ed ho gareggiato per un anno a livello agonistico fipsas. In italia arrivavano le prime voci ti questa nuova tecnica la TROUT AREA e li mi appassionai subito vedendo le modalità di pesca e l attrezzatura da usare.

Canne esche fili e mulinelli di misure e grammature pazzesche, per pescare trote. Da li è partita una ricerca folle di queste attrezzature direttamente dal Giappone per pescare e competere in gare qui nella zona MARCHE/ABRUZZO.
Da quel periodo non ho fatto altro che appassionarmi sempre più e fare per la maggiore solo quella tecnica.

Quali sono i tuoi predatori preferiti?

I miei predatori preferiti sono per primo la trota, poi come dicevo prima, essendo di un paese sul mare (San Benedetto del Tronto) abbiamo due moli fantastici e quindi in secondo posto metto tutti i pesci di fondale come ghiozzi, blennidi ,tordi, scorfani, ma non disdegno anche predatori importanti come il pesce serra.

Quali sono le tecniche di pesca preferite?

La mia tecnica preferita è quella che pratico esclusivamente ovvero la Trout Area, inoltre mi piace molto anche il Rock Fishing.

Le competizioni di pesca, cosa ti piace di questa disciplina?

Il settore agonismo per me è la vita, ovvero sono molto appassionato delle competizioni perché mi danno quell’adrenalina e voglia di migliorare che sono fondamentali per una passione.

Inoltre il mondo gare di AREA è anche bello perché ti porta a girare lo stivale in lungo e largo,

fai nuove conoscenze e scopri panorami fantastici. Queste sono cose che al giorno d’oggi si stanno purtroppo perdendo.

Sveli un tuo segreto per gli utenti di PLANETSPIN? Ti vediamo spesso in questa particolare posizione quasi in ginocchio, serve a pescare più trote?

Essendo un ragazzone di oltre 100 Kg, per me pescare in questa posizione, mi facilita molto nelle fasi dell’azione di pesca. Diciamo che avvicinandomi maggiormente all’acqua, mi aiuta per i movimenti di guadinata, uso del releaser, ma anche il contatto con l’esca, evito che si creino dei bandi nel filo dopo il lancio… sono tutti dettagli che in una gara, singolarmente non sono fondamentali, ma sommati, spesso fanno la differenza.

Questa posizione mi facilita e velocizza l’azione di pesca

mi sono attrezzato con questo materassino, che ammortizza il contatto con il terreno, spesso ciottoloso e umido.

Le tue esche preferite

Le mie esche preferite sono le hardbait (crank e jerk) e sono stato uno dei primi ad usarle quando ancora in italia nel mondo gare si pescava ancora esclusivamente a spoon.

Collabori con qualche azienda del settore pesca sportiva?

Negli ultimi tempi sto collaborando con un azienda italiana, la Molix, noti produttori mondiali nello spinning fresh/salt water. Con loro sto progettando e creando esche ed attrezzature per il trout area, da inserire nel mondo MOLIX.

Per me è un grande traguardo, essendo uno che si è formato e creato da se, soltanto con la voglia di conoscere e capire questa nuova tecnica.

In relazione al video recensione realizzato dai ragazzi di FISHING TUBE MS, che hanno recensito il crank MOLIX AC 30 SS, cosa ne pensi? Hai un consiglio per loro?

Innanzitutto faccio i miei complimenti ai ragazzi per il lavoro che fanno per il loro canale e anche per le modalità di presentare le attrezzature che vanno a provare con video e spiegazioni ben dettagliate ed anche bella la modalità prima la teoria e poi la pratica, bravi continuate cosi. Un consiglio che posso dare è quello di parlare più in generale delle attrezzature e non di soffermarvi sulle singole esche in modo da divulgare il più possibile questa tecnica/passione.

Ecco il VIDEO di cui parlavamo sopra

In conclusione di questo primo articolo conoscitivo, mi accenna alcune anticipazioni sui progetti su cui sta lavorando e che arriveranno presto sul mercato tramite i canali di vendita ufficiali MOLIX entro fine anno, se tutto va come previsto e questo periodo emergenziale terminerà.
Non ci resta che ringraziare Lello per il tempo che ci ha dedicato, gli facciamo un grande ICAB per le sue attività agonistiche.

Ci diamo appuntamento, sempre su queste pagine, con un articolo tecnico sulla Trout Area… stay tuned!

Un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!