Novembre 21, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Daniele Burchielli: nella pesca serve allenamento e costanza

Continuiamo con la conoscenza di nuovi amici appassionati di pesca, qui sulle pagine di PLANETSPIN, oggi introduciamo Daniele Burchielli.

Pluricampione di nota fama, con cui abbiamo l’onore di confrontarci con una serie di domande – risposte, per scoprire il suo passato e soprattutto per capire come si arriva a questi livelli.

Raccontaci la storia di come e’ nata in te la passione per la pesca, quali sono le tipologie di pesca che fai?

La mia passione per la pesca nasce molti molti anni fa. Infatti, fin dall’età di 6 anni, grazie a mio padre che mi portava sempre con lui, ho iniziato ad appassionarmi a questo splendido sport. Ad oggi la mia tecnica preferita e l’unica che pratico è lo spinning. Ho iniziato a lanciare esche artificiali verso i 14 anni per curiosità, ma la mia “attività” agonistica inizia sempre in quegli anni, praticando trota lago con esche naturali.

Sei un grande agonista nel tuo campo parlaci un po’ della tua tecnica e facci entrare nel tuo mondo…
Quale e’ stata la scintilla che ti ha fatto prendere un po più seriamente la pesca e passare da pescatore comune ad agonista?

Ho sentito subito il bisogno di confrontarmi con altri pescatori per vedere il mio livello e cercare di migliorare costantemente.

Sono sei anni che ho abbandonato quella tecnica per dedicarmi solo allo spinning in lago (kill) a livello agonistico.
Sono ormai diverse stagioni che faccio parte della gloriosa società Teramo Spinning. Società che annovera tra le sue fila pescatori talentuosi e di fama internazionale. È per me un onore poter pescare con loro e contribuire, nel mio piccolo, ai successi della società.

Nei cinque anni di agonismo e di gare,grazie ad un mix di fortuna, impegno,capacità e sacrifici sono riuscito ad avere discrete soddisfazioni.
Ho partecipato a cinque campionati italiani fipsas ottenendo questi risultati:un sesto posto ,tre vittorie consecutive e un quarto posto. Ho vinto campionati provinciali kill e no kill e vinto decine e decine di gare libere.

Sono riuscito ad ottenere un buon risultato anche al campionato italiano no kill, conquistando la medaglia di argento.

Quali sono secondo te, i dettagli che ti hanno fatto diventare un campione nella tua tecnica?

Credo fermamente che

per riuscire ad ottenere risultati in questa pesca e nelle altre tecniche sia indispensabile l’allenamento e la costanza

Il cercare di migliorarsi continuamente anche a costo di fare sacrifici.

C’è stata una vittoria nel tuo palmares che ti e’ rimasta nel cuore di cui ci vuoi parlare?

Parlando dei miei risultati ho solo gran bei ricordi, ma quello che ricordo per le grandi emozioni provate è senza dubbio il mio primo campionato italiano vinto.
Ero a Treviso (lontano da casa) in un lago grande e che non conoscevo. Dopo una buona prima prova ,il secondo giorno (quello decisivo ) mi ritrovai i primi 3 della classifica provvisoria, tutti nel mio settore.

In un primo momento leggendo quei nomi mi sono intimorito, ma subito dopo mi sono detto che non mi mancava niente per poterli battere e che anche loro avrebbero dovuto temermi.

Alla fine è andata bene, ho vinto tra mille emozioni!!!

Al giorno d’oggi e in prossimo futuro, nell’ambito della pesca sportiva in generale, come vedi lo spinning a confronto delle altre tecniche?

Da qualche anno, purtroppo per me, lo spinning kill sta pian piano sparendo per lasciare il posto al no kill e al trout area.

Discipline apparentemente simili ma con grandi differenze! Causa forza maggiore, cioè il mio grande senso agonistico e la mia smisurata passione, mi sto adeguando. Anche se ammetto che i risultati non sono proprio come prima, continuo comunque ad impegnarmi al massimo.

Se domani ti diciamo: portaci a pesca con te e facci innamorare di questa passione, cosa ci proponi?

Il primo amore non si dimentica, quindi se dovessi portare un amico per una pescata, proporrei sicuramente una pescata come piace a me,

quattro lanci a spoon e poi via di gomma…

Dopo questa serie di domande realizzate per noi di PLANETSPIN da Gabriele Mazza (alias Lello Smith), ho chiesto a Daniele un commento su Lello.
Una piccola carrambata “fuori programma”, dopo aver capito che c’è grande stima e rispetto tra questi due personaggi della pesca, legati da profonda amicizia.

Un ringraziamento speciale va a Lello Smith (all’anagrafe Gabriele Mazza) chiamato da me “maestro”, che è riuscito nell’impresa di farmi appassionare al trout area.
Impresa apparentemente non facile visto che il rilascio della cattura, senza poterla nemmeno toccare con le mani, per me era una cosa nuova.

Ma Lello ha sempre creduto nelle mie potenzialità, stimolandomi, consigliandomi e incoraggiandomi!

Ho avuto il piacere di fare una gara a coppie con lui, gara che abbiamo vinto! Esperienza fantastica e grande sintonia in pesca, spero che presto si possa ripetere questa cosa… Concludo con un grande GRAZIE MAESTRO!!!

Un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN e grazie infinite a Daniele per la sua collaborazione e disponibilità.