Dicembre 21, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Markos Vidalis: la pesca a spinning in Grecia

Oggi andiamo in Grecia, conosciamo insieme uno dei volti che stanno facendo cambiare il modo di pescare della penisola ellenica: Markos Vidalis.

In questa intervista cerchiamo di scoprire qualcuno dei suoi suoi segreti soprattutto in merito allo Shore Jigging, (pesca con jig da riva), ringraziandolo anticipatamente per averci dedicato un po del suo tempo e per la sua grande disponibilità.

Le presentazioni di rito
Ciao a tutti i miei amici italiani, Il mio nome è Markos Vidalis e sono originario dell’isola greca di Tinos. Sono nato nel 1979 ed ho iniziato a pescare dall’età di 3 anni insieme al mio nonno che faceva il pescatore. Come io dico sempre, non avevo altra scelta che diventare pescatore… Ora all’età di 32 anni lavoro come redattore di articoli, testo articoli da pesca e realizzo dei video per uno dei più importanti magazine della Grecia che si chiama Psarema (pescare) e Psarema me skafos (pescare dalla barca). Scrivo di pesca “all’inglese”, spinning e shore jigging.

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Preferisci la pesca in mare o acque interne? Predatore preferito?
Preferisco la pesca in mare perché è stata la mia prima passione, ma la sensazione di pace e tranquillità che trasmette la pesca in acqua dolce è qualcosa che il mare non trasmette. I predatori preferiti sono quelli del mare, sono potenti come nessun altro tipo e sono gli unici capaci di far salire l’adrenalina, soprattutto quando attaccano esche di superficie (TOP WATER) perché in questo modo hai anche un contatto visivo con la preda e mi fanno uscire matto quando il pesce che insegue l’esca, la manca.

La pesca in Grecia…

Non è così sviluppata come sembra, ricevo molte lettere da pescatori della Spagna, Turchia, Italia e altri paesi, che mi dicono che la Grecia è un ottimo posto per la pesca… ma i video possono ingannare. La Grecia è un piccolo paese con tantissime persone che pescano (la maggior parte in malo modo) che spaventano i pesci e portano via di tutto, soprattutto i pesci sotto misura. E’ diffusa la pesca illegale, pescatori di frodo che oltre ai professionisti traggono profitti facili. Per questo in molti posti, la pesca rende solo se hai le opportune conoscenze, nei giusti periodi ed utilizzi le migliori attrezzature.

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Evoluzione della pesca, dove stiamo andando?
Con il tempo, gli uomini sono entrati nel DNA dei pesci, diventando dei loro principali nemici. Questo ha provocato una difesa genetica contro tutto ciò che è sospetto. Come risultato, in molti posti i pesci sono diventati molto difficili ad attaccare le nostre esche, per cui sono necessarie tante accortezze e soprattutto fili più sottili. Io vedo un futuro molto scuro per tutte le tecniche di pesca,  ma gli sportivi ne sono responsabili solo in minima parte (allo stesso modo importante). C’è bisogno di una maggiore responsabilità da parte di tutti, nel tutelare i pesci e gli ambienti di pesca.

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Parlaci dello Shore jigging
E’ una tecnica che ho potuto scoprire grazie a dei video su Youtube per la prima volta, se ne parla molto in Korea. L’idea di utilizzare i jig mi è venuta per la prima volta quando ero in pesca a tonni dalla barca, quando si utilizzava pescare con il motore spento. L’esperienza fu così emozionante che pensai di utilizzarli anche in altre situazioni. Mi feci una piccola cultura con questi video ed iniziai a pescare. Il mio primo problema fu che in Grecia non esisteva un negozio dove comprare l’equipaggiamento per praticare questa tecnica, per cui ho iniziato a pescare con pesanti canne da popping e spinning tropicale avendo non pochi limiti…

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Ho praticato per 3 anni e scritto di shore jigging nell’ultimo anno. Non ho mai dato informazioni ai miei lettori per qualcosa di cui non mi sentivo preparato. Lo shore jigging in Grecia attualmente è diffuso, ma èall’attualità dei fatti non è una tecnica che ti assicura catture ogni giorno. Secondo me, lo spinning 7 volte su 10 rende, mentre lo shore, solo 2 su 10 uscite. In ogni caso è una pesca che stanca molto e deve essere fatta in continuazione per tutto il giorno. Molti pescatori la praticano solo per un ora o meno e poi si fermano… Grande errore! La verità è che bisogna utilizzare un attrezzatura appropriata e non sempre va pari passo con una spesa esigua, anzi è solitamente molto costosa e ti permette di tenere testa a grosse prede, allo stesso tempo deve essere leggera, potente e progettata per queste determinate specifiche.

Il tuo combo canna-mulinello preferito? E le esche?
Dipende dai predatori che voglio insidiare. Solitamente utilizzo canne con un lure weight di massimo 120 grammi, a cui associo esche di massimo 60-80 grammi. Il tipo di jig cambia in base alle condizioni del mare e in funzione della profondità in cui voglio pescare, ovvero sul fondo, a mezz’acqua e superficie. La forma ed il bilanciamento del jig influisce sull’affondamento e non il peso. Come mulinello, solitamente utilizzo uno di taglia 5000 su cui imbobino circa 250 metri di trecciato del diametro del 0,20 Un finale da 0,45 in fluorocarbon completano il mio tipico combo.

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Futuri progetti?
Sto realizzando degli studi per la pesca a kabura, inchiku e rubber jig anche da riva.

 

La storia della pesca a spinning in Grecia non ha avuto un importante personaggio e non è stata ancora scritta. Mi piacciono le esche della Rapala, sia le nuove che quelle di tempo addietro, hanno delle caratteristiche di nuoto, ideali per la maggior parte delle condizioni di pesca, alcune sono davvero eccezionali.
Credo che la pesca con le softbaits (esche morbide) rappresenti l’evoluzione della pesca, non per altro ho scritto un recente articolo “Harbaits Vs Softbait” dove cito i vantaggi e i problemi dell’utilizzo di queste esche.

Ringrazio tutti i lettori italiani, sperando in futuro di venire a pesca in Italia il prima possibile, su facebook mi trovate alla mia pagina Markos Vidalis