Oggi il mercato ci offre tante opportunità, a differenza di qualche anno fa, quando dovevamo in qualche modo “accontentarci” di una canna ideata magari per altre specialità, sicuramente meno performante.
Se è vero che può capitare che la nostra preda attacchi la nostra esca subito dopo il lancio (quando la nostra canna ancora non ha inciso sull’azione di recupero), in molte altre occasioni sarà proprio la nostra canna, con le sue doti, a darci quell’aiuto indispensabile per dare vita alla nostra imitazione e rendere maggiormente esaltante ogni nostra uscita in pesca.
La canna ha un ruolo chiave in questa tecnica.
La scelta della canna da spinning in mare è ancora oggi una delle domande più frequenti da chi muove i primi passi in questa tecnica, ma anche da chi è più esperto e vorrebbe migliorare!
La canna per lo spinning in mare deve essere un perfetto mix tra scelte personali e motivazioni tecniche
Una canna adeguata ci aiuta in tre principali fasi: il lancio, la gestione del recupero delle esche e soprattutto nei delicati momenti del recupero della preda.
In questo caso stiamo parlando di criteri oggettivi, quindi indicazioni valide per tutti a prescindere dai gusti personali. Non sono valutati altri elementi come le finiture, i colori e i dettagli, che non influiscono sulle caratteristiche del nostro attrezzo, non ne cambiano le qualità. Questi ultimi attirano maggiormente la nostra attenzione in fase di acquisto, ma molte volte ne fanno aumentare il costo.
La nostra prima canna deve avere un giusto rapporto tra qualità percepita, reale, e il suo prezzo, per non rischiare di pagare troppo un attrezzo con caratteristiche che non siamo ancora in grado di comprendere e magari anche sfruttare.
La nostra canna ideale deve essere un compromesso ottimale per riuscire a lanciare, gestire e “sentire” il nostro artificiale, facendolo lavorare nel modo corretto.
leggi l’articolo completo sul manuale dedicato allo spinning in mare che puoi acquistare qui (clicca qui)
Una delle prime caratteristiche da ricercare è il peso, la leggerezza, questo per permetterci di affrontare senza stancarci troppo, sessioni di pesca che possono durare anche diverse ore. Lo spinning è una tecnica dove si susseguono decine e decine di lanci con recuperi articolati, per non rischiare di sforzare i muscoli della schiena o del braccio, sono da considerare i modelli meno pesanti.
Sono i materiali utilizzati per il grezzo che ne regolano principalmente il peso.
Si tratta di miscele di carbonio combinate con altri elementi che donano alla canna la giusta sensibilità, potenza e azione. Componenti aggiuntivi come anellature, placca porta mulinello ecc.. sono allo stesso modo importanti e da considerare anche per una buona durata nel tempo, anche questi influiscono sul peso totale.
Un equilibrato mix tra lunghezza, potenza e sensibilità sarà il nostro obiettivo, ideale per riuscire a lanciare, gestire e “sentire” il nostro artificiale,
facendolo lavorare nel modo corretto. Proprio questo ultimo parametro, la sensibilità, è una delle caratteristiche fondamentali che ci aiuta a percepire tante cose: l’arrivo sul fondo e il tipo di fondale su cui andremo a far lavorare la nostra esca (sabbia, roccia, posidonia, ecc..), le tocche, le mangiate più delicate, il movimento dell’esca, praticamente tutto quello che accade dal momento in cui questa tocca in acqua fino alla fine del recupero.
L’elemento che più influisce sulla sensibilità della canna è principalmente il materiale o i materiali che compongono il grezzo.
Può essere carbonio o miscele di carbonio, più alta è la percentuale presente, più raffinata e sensibile sarà la nostra canna. Senza andare troppo nei dettagli costruttivi, si cerca di combinare diversi elementi per sfruttarne meglio le caratteristiche alle diverse forze che agiscono sull’attrezzo. Si stanno sviluppando fibre ad alto modulo derivate da componenti aeronautici, applicate alle canna da pesca di ultima generazione, portando delle performance di qualità a un livello non paragonabile a quelle di qualche anno fa.
Per dare una risposta concreta a chi mi chiedeva info su specifici modelli per un primo acquisto(questa indicazione non è presente sulla guida), per una fascia di prezzo tra le 100 e le 150 euro,
eccone alcuni da considerare per l’acquisto di una 2 pezzi per predatori del sotto costa come spigola, serra e barracuda:
Daiwa Luvias Salt spinning rods 2 pcs LVS772HFS-AI LVS702HFS-AI
Falcon Hd Spinning 2 Pcs HDS-27H
G.Loomis GL2 Spinning rods 2 pcs GL2 842-2S JKR GL2 843-2S SR
Molix Skirmjan EVO SW Spinning 2 pcs MSE-SW-772L
T-Fishing Extreme SevenSeas Master Work Spinning Rod 2 pcs SMA-702MHS
leggi l’articolo completo sul manuale dedicato allo spinning in mare che puoi acquistare qui (clicca qui)
More Stories
Pesca a Spinning a Napoli, POSILLIPO alla ricerca del BARRACUDA
Scendo su una ripida scogliera con un monopattino elettrico, pesca spinning in mare a Sorrento
CALENDARIO PESCA SPINNING MARE. I PREDATORI, le ESCHE e i TIPI di RECUPERO