Sono tanti i motivi che spingono il pescatore a trovare nuove soluzioni e strategie per risolvere le diverse situazioni di pesca
che spesso sono l’antipasto per un indigesto cappotto, un nome insolito a cui associamo solitamente l’assenza di catture nella nostra uscita.
Oggi pubblichiamo l’articolo REPORT di un nuovo amico, Christian Casadei che ci sorprende per una bellissima cattura di una Leccia Amia, resa ancora più emozionale per averla presa da un SUP, la classica tavola per le passeggiate sotto costa, ma attrezzata per la pesca.
Questa tipologia di tavole sta avendo una crescente diffusione tra gli angler di ogni parte del globo e sono tante le caratteristiche che la rendono vincente, per risolvere situazioni di pesca dove il pesce staziona fuori dalla portata delle nostre lenze, pescando da riva e che riesce a farci avvicinare alla preda, senza disturbarlo, grazie alla silenziosità con cui possiamo muoverci.
Ma ora conosciamo Christian, che ci racconta la sua storia di pescatore e ci delizia con il REPORT della sua cattura, mentre nella parte finale, inseriamo i video degli attimi della cattura e del rilascio, leggiamo cosa ci scrive.
Pesco da quando sono bambino, una passione come quella per la musica, viscerale.
Una parte di me, che mi consente di avere un contatto diretto con la natura e con elementi che possono mettere a rischio la vita, perché in acqua non si scherza.
Passati i classici laghetti a pagamento mi appassiono subito alla pesca con gli artificiali e ai predatori. Ho pescato tanti anni a mosca poi negli ultimi sono approdato allo spinning al bass fishing e alla pesca in mare a Serra e Leccie amia.
Sono uscito tante volte il foce con belly boat perché le cacciate non erano mai a tiro di canna e spesso da riva si perde il pesce soprattutto se è grosso. Faticoso in mare ci vogliono gambe…. poi decido di comprare un sup qualche anno fa… una scelta super azzeccata.
Quindi quella mattina esco in foce a spigole… basse scogliere, tratti di spiaggia, ma nulla. Non sono mai stato un buon spigolaro, una pesca molto tecnica qui dalle mie parti. Sapevo che ad una certa ora arrivavano le leccie… sempre in coppia quelle grosse.
Quella mattina c’era un’aria rarefatta, era novembre. Nessun rumore nessun bagnante solo io e il mare.
Lo senti quando è quel giorno lì. Quindi circa a metà mattina calo l’ancora nel mezzo della foce e comincio, sicuro che sarebbe successo qualcosa monto un walking the dog color cefalo. Una certezza.
Dopo circa mezz’ora a qualche metro dalla tavola vedo la prima cacciata, una bocca enorme uscire dall’acqua con un rumore che non dimenticherò facilmente. Ma nulla… lo sbaglia!!!!! Quindi la mia adrenalina arriva a livelli massimi…. continuo.
Dopo poco sento un pescatore da riva che mi urla: le hai dietro!!!
Vedeva i cefali esplodere e saltare ovunque. Ma non mi giro, continuo davanti a me con movimenti lenti e larghi… come piace a loro. Dopo poco vedo un gorgo dietro al mio artificiale e finalmente sento tutto il peso in canna, una canna da bass da 3/4. A me piace pescare leggero e la tavola aiuta a stancare il pesce. Non c’è bisogno di grandi attrezzature super potenti. Ma comunque la frizione inizia a cantare e vedo il filo diminuire nel rocchetto, sgancio l’ancora e uso la tavola come peso.
Un combattimento durato circa mezz’ora…. il pesce della vita per me. Catturato come dico io. Quando sono riuscito a bogarlo sono scoppiato a piangere dall’emozione. Un obbiettivo raggiunto.
Quel sapere che sarebbe successo qualcosa e la consapevolezza che i tuoi ricettori funzionano. Senza parole. Chiaramente dopo qualche foto il rilascio. Un animale degno di grande rispetto a cui va donata la vita. Perché in quei momenti si è come Dio, col potere di decidere il destino, ma questa è solo la mia filosofia, niente di più.
In conclusione di questo interessante REPORT, facciamo i complimenti a Christian per la sua intraprendenza e lo ringraziamo per la sua disponibilità.
Ricordiamo a tutti gli amici che vorrebbero provare il SUP per praticare la pesca, di prestare molta attenzione e andare alla scoperta di questa tecnica, ma passando per gradi ed acquistando la giusta consapevolezza facendo esperienza.
Ecco il VIDEO degli attimi della cattura
Ecco il VIDEO del rilascio
Un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!
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