Il Lucioperca o zander, ospite nel nostro paese da qualche decennio, venne introdotto prima in alcuni laghi del centro e del nord Italia
e poi col tempo si è sparso a macchia d’olio andando a colonizzare i maggiori corsi d’acqua della nostra penisola, trovando, in quelli di fondovalle, un habitat ideale per la sua sopravvivenza.
Predatore schivo e poco appariscente, il perca conduce una vita all’insegna dell’agguato,
è infatti con tale tecnica che il nostro avversario si procura le proprie prede.
Se durante i primi anni di vita non sarà raro trovarlo in branchi piuttosto numerosi e intento a cacciare piccoli pesci in modo dinamico, col passare degli anni e l’aumentare della taglia, il nostro predatore tenderà ad isolarsi e a condurre la sua vita per lo più in prossimità del fondale dove, appostato dietro un tronco o scivolando tra le rocce favorito dal buio della notte, sua grande alleata, incarnerà la figura del predatore perfetto.
Slanciato nelle forme, con grande spirito di adattamento e con l’innato istinto da killer
il vampiro delle acque interne rappresenta uno splendido antagonista per i moderni anglers. Per avere buoni risultati nella pesca del perca bisogna imparare a conoscere le sue abitudini in funzione degli spot dove vogliamo insidiarlo.
Personalmente ho avuto modo di incontrarlo sia nei grandi laghi quanto lungo i fiumi del piano. Nei grandi laghi del nord e centro Italia ho notato che tende ad occupare sempre gli strati più bassi dell’invaso e a posizionarsi spesso sotto i branchi di minutaglia. Altra posizione dove la sua presenza è certa è la foce di qualche immissario del lago. Durante il periodo in cui i ciprinidi risalgono i piccoli affluenti per la riproduzione il perca tende a risalire dalle profondità del lago per posizionarsi a ridosso del salto di profondità adiacente la foce e occultato all’ombra dello scalino miete vittime tra i distratti ciprinidi.
In fiume è più difficile seguire i suoi spostamenti ma durante la stagione invernale la sua presenza è certa nelle grandi buche dove si ammassa la minutaglia e a ridosso di strutture quali grossi massi e tronchi sommersi. Con l’aumentare della temperatura e l’avanzare della stagione, spinto sia dai bisogni riproduttivi che dallo spostamento delle sue prede, il luccioperca si porterà in acque piu basse prediligendo tratti sabbiosi e ciottolosi preferibilmente con presenza di ostacoli sul fondo, che spesso, userà per nascondersi alle sue vittime prima dell’attacco finale.
IMPOSTAZIONE DELLA BATTUTA DI PESCA
Nella pesca del perca abbiamo la possibilità di impostare la nostra battuta in due modi diversi. Cercando di coprire molta acqua con esche di reazione oppure rallentare la nostra azione di pesca con l’intento di restare più tempo possibile nei pressi delle zone più promettenti. In genere io parto pescando veloce con swimbait, jerk e spinnerbait e poi individuati gli spot più promettenti passo ad una pesca lenta col silicone che nei confronti del perca è quella che a mio parere produce il maggior numero di abboccate.
LE ESCHE ARTIFICIALI PER IL LUCCIOPERCA
Le esche che preferisco per cercare velocemente i perca sono i jerk, le swimbait e i crank,
con queste categorie di esche sono certo di mantenere un grande potere attrattivo grazie ai movimenti sinuosi e poi sono imitazioni in grado di ispezionare tutti gli strati d’acqua da quelli superficiali fino a profondità di 3-4 metri. Altre esche che amo usare sono gli spinnerbait e le vibrating lures.
Queste esche sono in grado di lavorare in tantissimi spot e le vibrazioni che emettono sono particolarmente apprezzate dal perca. Una volta individuati i predatori e capita la conformazione del fondale non c’è niente di più efficace di un buon silicone recuperato lentamente.
I siliconi grazie alle decine di piombature e montature (derivate tutte dal bassfishing) ci permettono di ispezionare ogni centimetro di fondale, i movimenti lenti e sinuosi di questa categoria di esche produrranno moltissimi attacchi. Tra le forme che preferisco ci sono i grub, gli shad e i softjerk dritti.
Il grub è sicuramente il silicone piu’ utilizzato nella pesca al perca, la grande efficacia unita alla possibilità di innescarlo in diversi modi, tutti altamente catturanti,ne fanno a ragione l’esca principe per insidiare il perca. Montato su testina piombata o su montature da drop shot o carolina esprime a mio avviso il meglio di se, efficace anche l’utilizzo come trailer su ondulanti e spinnerbait. Gli shad o le moderne softswimbait sono anche loro ottime esche che utilizzo spesso montate a testina piombata e soprattutto in inverno quando voglio ispezionare le buche profonde. Anche in primavera però trovano largo impiego quando il luccioperca si porta in caccia di minutaglia sulle sabbiaie o ai margini delle correnti.
Tutti i soft jerkbait invece mi piacciono montati a drop shot dove i corpi lunghi e sottili producono vibrazioni completamente diverse dalle altre esche diventando così estremamente catturanti.
Pescare i perca col silicone e amo singolo comporta una concentrazione totale in quanto l’abboccata si manifesterà rapidissima ma spesso estremamente delicata, avvertirla tra i mille urti del silicone sul fondale e intercettarla non sarà così facile come usando un jerk con ancorette esposte.
ATTREZZATURE CONSIGLIATE
Parlato della tecnica ora non resta che aggiungere qualche considerazione sulle attrezzature impiegate. Per la pesca con hardbait munite di ancorette esposte possiamo dire che una canna potente ma con una vetta leggermente morbida ci consentirà di governare il perca ed evitare spiacevoli slamature.
Raccomando attenzione nella scelta di ami e testine piombate perché il palato del luccioperca è duro e l’abboccata velocissima, una perfetta affilatura dell’amo ci garantirà agganci sicuri e di poter recuperare in tranquillità il nostro pesce.
Il tempo di una foto ricordo con la pinna dorsale ben alta e poi concedete al pesce la libertà che merita con la speranza di ritrovarlo piu’ grande al vostro prossimo incontro.
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