A causa delle avverse condizioni meteo, che ci impedivano di fare un uscita a pesca in mare, abbiamo realizzato l’idea di fare una delle ultime pescate a trota in lago.
Uno di quei piccoli specchi d’acqua che tanto spopolavano negli anni ’80 e dove tanti di noi hanno mosso i primi passi nel mondo della pesca, i cari “laghetti a pagamento”, che in questo ultimo periodo stanno rivivendo una seconda gioventù. In parte dovuta alla carenza di prede che avvertiamo nella pesca in mare (per diversi motivi, tra cui presenza costante di reti sotto costa, inquinamento, pressione di pesca, ecc..), ma soprattutto perché tanti pescatori si stanno appassionando a tecniche alternative, come l’utilizzo delle esche artificiali e anche grazie allo sviluppo della TROUT AREA, che ha creato un notevole giro di gare e competizioni.
Si tratta sicuramente di una delle ultime uscite in laghetto perché sappiamo bene che in tanti di questi, la temperatura alta non consente la sopravvivenza delle trote, inoltre, anche per noi pescatori, stare sotto il sole di luglio e agosto non ci fa godere a pieno di una giornata rilassante, la calura scoraggia anche i più incalliti angler.
Siamo stati, insieme al solito gruppetto di amici, in un posto in provincia di Avellino (lago STELUGE),
in Campania, dove non ero mai stato, approfittando per provare delle esche siliconiche che mi hanno piacevolmente sorpreso le PROBAITS trout worm, distribuite da ADVANCE TROTA LAGO.
Sono gommine a sezione variabile che richiamano le forme di una camola o un vermetto, realizzate in mescola morbida, ma allo stesso tempo resistente sia ai morsi delle trote, che all’innesco sui diversi ami.
Le caratteristiche salienti, oltre alle diverse dimensioni e colorazioni, sono soprattutto gli shent, che sappiamo bene, avere un potere catturante di notevole rilievo.
Queste caratteristiche rendono le PROBAITS trout worm, ideali a molteplici situazioni di acque, dalle chiare alle velate e alle torbide, come proprio in quest’ultima ci siamo ritrovati a causa delle piogge dei giorni precedenti.
I risultati non si sono fatti attendere e dopo una breve attesa, per capire la zona dove stazionavano le trote, la tipologia di innesco e il movimento da imporre in fase di recupero, sono arrivate le prime catture.
Io sono partito con un drop shot, innescando una eschetta giallo fluo, su un amo di generose dimensioni.
Recupero intervallato da stop, molto allegro come velocità, visto che all’inizio della pescata, abbiamo insidiato trote stanziali molto attive.
Con il proseguo della pescata, il caro Sandro ha immesso trote nuove e allora ho provato a montare delle piccole testine piombate o bombardina con spezzone di terminale e esca in coda, anche qui ho avuto ottimi risultati.
Certo gli altri amici che erano a pesca con me, hanno avuto tanti strike su esche classiche come gli spoon, i rotanti e i crank, ma tante trote sono state catturate anche sulla irresistibile camola.
Che dire, è stata una piacevole giornata, ricca di risate e spensieratezza, ritornerò sicuramente da Sandro e il suo laghetto sui monti di Avellino.
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Alla prossima pescata e un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!
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