Ho scoperto e acquistato questa esca per la prima volta qualche anno fa, con l’intento di capire che tipo di artificiale fosse e quale il suo impiego,
anche dopo essermi documentato con scritti e pareri d’oltre oceano.
Inutile dire che la parvenza o l’interrogativo immediato è stato quello di un compromesso tra spinnerbait e swimming jig,
restava da capire quando dovesse essere utilizzato per uno scopo o l’altro.
Provai il Chatterbait con canne monopezzo ad azione media con una lunghezza tra i 6-7 piedi su cui montai mulinelli imbobinati con monofilo tra le 12 e le 16 lb. di diametro recuperandolo a diverse velocità per rendermi conto della sua versatilità.
Per tutto il periodo di prova, la maggior parte dei pesci catturati fu ingannata dalla costante oscillazione del nuoto
a prescindere se il recupero del chatterbait fosse avvenuto sul fondale dopo l’attesa che si depositasse o se richiamato già al momento del contatto con acqua.
Spesso ho usato i Chatterbait nelle acque che offrono al Bass numerose aree di copertura: erbai, limite di canneti, roccia e strutture affioranti come pontili di ormeggio o piante, ed il suo rendimento sembra essere costante in tutti casi facendomi propendere per un ‘esca adatta sia per pesci attivi che per pesci durante la fase inattività, come nel bel mezzo di un fronte freddo; così come lo si può utilizzare nelle acque ampie per una pesca di ricerca delle school.
La parola chiave per il Chatterbait è “versatilità”.
La parola chiave per il Chatterbait è “versatilità”.
Grazie alla Plus-Fishing azienda con la quale collaboro ho avuto la fortuna di provare uno dei primi “Blad jig” di O.S.P. e devo riconoscere in questa esca un particolare molto importante nella paletta in plastica trasparente, uno di quei punti dove il chatterbait poteva e doveva essere migliorato.
Le palette anteriori tradizionali metalliche, emettono un numero considerevole di flashing
che, in acque chiare risultano non essere ottimali; inoltre il disegno particolare, rendono meno accentuate le forti vibrazioni trasmesse sulla vetta della canna, riducendone la fatica ed aumentando le prestazioni in pesca.
Il Blade jig, il chatterbait di O.S.P., è accompagnato da due trailer siliconici speciali studiati nella gomma per non sfilarsi dall’amo o rovinarsi con facilità come spesso accade.
Il Blade jig, il chatterbait di O.S.P., è accompagnato da due trailer siliconici speciali studiati nella gomma per non sfilarsi dall’amo o rovinarsi con facilità come spesso accade.
Le creature comprese nella confezioni sono dei craw gli ActionTrailer 4″ O.S.P. per l’utilizzo in ambienti dove il Bass si nutre di gamberi
ma si possono innescare altri siliconi, ad esempio uno di miei preferiti è il DoLive Stick sempre Osprey Spiritual Performer che rendono anche in fase di caduta il chatterbait un’esca formidabile.
Rimane da parlare delle colorazioni e le grammature. E’ chiaro che i modelli 1/2 oz. sono mirati ad un’azione più decisa (fondale) o più a ad ampio raggio (acque aperte per lanci lunghi), ma il più utilizzato da parte mia rimane il 3/8 oz., sia per siluette che per versatilità nel affrontare gli spot.
Consiglio in acque chiare e libere i colori foraggio, mentre in una tipologia di acqua mista con cover sicuramente le imitazioni crawfish, nella pesca con condizioni di luce bassa o acqua molto torbida il nero è sopra tutti. Un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!
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