Dicembre 21, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Spinning in mare, attrezzatura per iniziare

Quando si parla di spinning in mare, si aprono tanti orizzonti nella mente del pescatore. Oggi sulle pagine di planetspin, trattiamo un argomento già affrontato sul blog, ma che da sempre può essere d’aiuto soprattutto a chi da poco si sta avvicinando a questa disciplina e vorrebbe qualche informazione più specifica.

Nella scelta della prima attrezzatura per la pesca a spinning in mare, incide molto il predatore che vorremmo insidiare nelle nostre battute.

Che si tratti di pesce serra, spigola, leccia amia, barracuda, tonno, ecc… oggi le aziende produttrici hanno realizzato prodotti sempre più specifici e mirati per assecondare le scelte e le esigenze dello specifico pescatore. Canne, mulinelli, fili ed esche sono sempre più performanti e aiutano il pescatore permettendo un margine di errore maggiore, aiutandolo soprattutto nelle delicate fasi della ricerca e della cattura.

Grazie all’aiuto del nostro amico Giuseppe del canale youtube MAGISTANGLER, oggi andiamo a sviscerare il tema dell’attrezzatura ideale per iniziare il nostro percorso nella tecnica della pesca a spinning in mare, leggiamo cosa ci scrive:

Salve amici spinner e di Planetspin oggi vi parlo del tipo di attrezzatura che serve per coloro che vogliono intraprendere lo spinning in mare.

Non parlerò di brand ma solo di attrezzatura generica: quindi canne, mulinelli, trecciati e fluorocarbon. Cosa si deve guardare o scegliere in base ai predatori che vogliamo insidiare.

La canna
Se come predatore da insidiare è prettamente la nostra amata regina, bensì la spigola, non c’è bisogno di prendere canne dal casting molto potente, ma una 5/21 grammi (o una 3/16-3/4 di oncia) è più che sufficiente.

In questo range di potenza, ci permette di utilizzare una vasta gamma di artificiali, partendo dalle softbait molto amate dalla spigola, ad arrivare agli hardbait.

Io preferisco le monopezzo o al massimo offset più schiena e più sensibilità, con una lunghezza che va dai 2,10 ai 2,20 metrid (o 6,9′ 7,2′ piedi).
L’azione della canna dipende molto dai gusti di ognuno di noi. Io ad esempio ho una medium fast e una fast. Con la medium fast essendo più parabolica si riescono a lanciare meglio gli artificiali e si gestiscono meglio alcune tipologie di artificiali come i WTD.
Ciò non significa che la fast non lancia lontano o che non si gestiscono i WTD , ma con un po’ di manualità si riesce pure con la fast. Ne ho due perché se mi abbandona una ho l’altra pronta.

Il mulinello e il filo
Come taglia di mulinello vi consiglio un 3000 (tipo Daiwa) non oltre a recupero lento come treccia un 15/20lb è più che sufficiente che in base alla scelta del brand siamo fra uno 0,12 a uno 0,14 cambiate solo il terminale in base alla stagione io parto con uno 0,26 di inverno ad arrivare d’estate ad utilizzare uno 0,33 così se mi capita qualche predatore di taglia e più combattivo devo riuscire a gestirlo.

Prima attrezzatura per prede più importanti
Invece se le nostre prede sono serra barracuda, il serra, la leccia, quindi prede importanti e combattive, dobbiamo utilizzare qualcosa di più potente.
Cambia la tipologia delle nostre esche: si utilizzano hardbait di grosse dimensioni come longjerk, needle, wtd, popper, ecc… quindi le canne devo avere con un casting (potenza) che va dai 10 ai 50 grammi.
Qui la monopezzo sarà troppo ingombrante perché avete bisogno di canne che vanno dai 2,40 ai 2,70 metri, sarebbero 7,9′ 8,9′ piedi, ad azione simile a quella descritta in precedenza.

I mulinelli di taglia 4000/5000 una buona treccia del 16/20 lb siamo intorno 0,16/0,20, fluorocarbon del 20/22lb così avete un sistema pescante equilibrato per poter affrontare i nostri predatori.

Il trecciato 4 o 8 capi?
Che tipo di treccia scegliere? Meglio un 4 capi o 8? La differenza sostanziale è che 8 capi è più morbido e liscio e scorre meglio, dandoci qualche metro di più sui lanci, ma meno resistente del 4 capi. Quindi a voi la scelta.

Il fluorocarbon serve come terminale?
Sì perché oltre ad essere quasi invisibile all’occhio del predatore è il primo che viene a contatto con gli scogli quindi il fluorocarbon al massimo sfilaccia e lo sostituisco senza perdere l’artificiale, mentre il trecciato si trancia di netto con conseguente perdita dello stesso e non tiene il nodo. Anche il nylon andrebbe bene, ma il fluorocarbon è migliore, tanto basta uno spezzone di 1 metro circa.

Il nodo
Come nodo di giunzione il top sono il PR O FG non tanto pratici da fare in pesca se non si ha un knotting a seguire il Tony pena pratico facile e resistente.

In conclusione, ringraziamo davvero tanto Giuseppe per la sua disponibilità, vi invito a visitare la sua pagina social facebook qui (link) e il suo canale youtube qui (link) sempre aggiornato e alla ricerca di novità interessanti.

Per il momento è tutto, un caro saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN e al prossimo articolo!