Parliamo ancora di trout area e questa volta Paolo Mancini, T3 Specialist per questa disciplina, ci scrive un breve report in cui ci parla di come è riuscito a portare a casa questa vittoria.
A completare il tutto, nella parte finale del testo, trovate anche un interessante video, in cui ci spiega e mostra come utilizzare al meglio il ValkeIN Circle. Uno degli spoon di casa ValkeIN che si è dimostrato il jolly in questa competizione.
La location che ospita l’evento è stata l’ASD Parco della Sciola che si trova a Gualdo Tadino (PG), ma ora leggiamo il report.
Un campo gara nokill dedicato a questa disciplina, è caratterizzato da molti aspetti, tra i quali la sua imprevedibilità. Bollate continue è attività frenetica e costante in superficie!
Osservando il lago prima della gara, ho immaginato una sessione di pesca caratterizzata da una forte aggressività delle trote di nuova immissione.
Velocità e attenzione nel portare a guadino il numero più alto possibile di pesci nei primi turni. Poi andando avanti, l’importante quantità di pesce stanziale avrebbe alimentato la gara a livello tecnico, come sempre.
Risultato: non ci ho capito nulla!!
Settore difficile e fin dai primi lanci, ho notato che la mia immaginazione aveva lavorato troppo prima della gara. La velocità e l’aggressività delle trote, tipica dei primi turni di una gara, non sembravano esistere oggi. Nonostante ciò, ho cercato di pescare esclusivamente sulle trote più vecchie, quelle che in superficie mi hanno fatto dannare e portare a casa la qualificazione alla finale.
Per la finale ho cambiato repentinamente strategia, grazie alla riflessione fatta con l’amico Raffaele Sposini. Forse il pesce più aggressivo si è stratificato sul fondo?? Ho provato nei primissimi turni di gara, ma non ho avuto attacchi. Forse non ho generato le vibrazioni giuste, puntando esclusivamente sulla velocità.
Era una partenza di una gara Trout Area ed è normale cercare di essere veloci. OK, la mia finale sarà caratterizzata da una tecnica che amo particolarmente:
Assetto di pesca: – ValkeIN Circle 2.0 gr- Dainsleif 6’2 Is-Ml Impact Solid- Toray Polyester 0,4 1,6 lb
La riflessione è stata giusta! Il Circle 2,0 gr affonda velocemente e nasce per mantenere lo strato di acqua a contatto con il fondale. Dopo aver lanciato, alzo la canna in modo da non perdere tempo nel contare i secondi. Quando il mio Polyester smette di essere teso, vuol dire che il mio spoon è sul fondo.
Ho scelto la Dainsleif 6’2Is-Ml Impact Solid, perché voglio uscire il più lontano possibile con il lancio.
Controllo assoluto dell’esca, ma ho bisogno di “slabbrare” il minor numero possibile di trote. Dopo aver lanciato, eseguo delle manovre di richiamo, facendo saltellare il mio Circle 2,0 gr senza recuperare il filo e a canna alta. Il recupero non è costante. Alterno pause dove faccio i movimenti di richiamo, riparto veloce con il recupero e rallento di colpo. 17 trote in 30 minuti di finale!!
La scelta è stata giusta e il movimento perfetto! La vittoria è stata di un solo pesce sul mio amico Alexander Kreshtel, il quale aveva già iniziato a pescare così negli ultimi turni di gara e sempre con il Circle 2,0 gr. È stata una bella gara!
Onore a tutti i finalisti ed in particolare ad Adriano Toccaceli, terzo assoluto e Cristian Pizzingrilli, quarto assoluto alla sua prima esperienza in questo campo gara.
Grazie ai gestori del Parco La Sciola per la solita accoglienza! Grazie a T3 Distribution. Grazie a Valkein.International
Nel video sotto, come anticipato, Paolo Mancini ci mostra il suo personale modo di recuperare questo spoon Circle di ValkeIN per stimolare in modo aggressivo l’attacco delle trote presenti sul fondale.
Un grande ringraziamento anche a Paolo Mancini che sappiamo tutti essere un grande appassionato di pesca, ma che come pochi riesce a trasmettere la sua passione e il suo sapere senza invidie e gelosie. Un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!
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